Friedrich Wilhelm Förster (1869-1966) e la crisi modernista

Il volume si interroga sulle ragioni che avevano spinto il Förster, pur in deciso accordo con le condanne papali del modernismo, a percorrere strade diverse da quelle seguite dalla più autorevole teologia cattolica del suo tempo nel confronto con quella corrente filosofico-teologica che, emersa tra la fine dell'Ottocento e l'inizio del Novecento, seppur apparentemente stroncata sul nascere dall'autorità della Chiesa, avrebbe continuato a operare, prima in modo occulto e poi sempre più scopertamente, fino ad acquisire in tempi recenti posizioni di grande prestigio. Il fatto che la popolarità e l'efficacia della teologia tradizionalmente più legata al magistero cattolico abbiano subito nel corso dei decenni una progressiva erosione, fino al punto che essa appare in qualche modo emarginata e "surclassata" dal rinnovato modernismo, tra la seconda metà del XX e l'inizio del XXI secolo, suggerisce che forse il tentativo di riscoprire la strada intrapresa da Förster e lasciata fuori dal dibattito teologico moderno, in cui hanno invece trovato spazio voci ben meno solide, potrebbe portare molta luce sul confronto tra modernismo e cristianesimo tradizionale.